Via Piana, 5 - 12040 Govone (CN)
-
-
MADE IN ITALY
La musica influenza la percezione del gusto. Sovente il vino cambia gusto e sapore quando entrano in gioco gli altri sensi. Una moltitudine crescente di cantine progettano predisposizioni acustiche per le proprie strutture, ottimizzando la diffusione interna della musica e la scelta del sottofondo musicale che meglio le rappresenta. E’ molto importante, sempre, non scindere il binomio musica e vino dall’ambiente circostante. Entrambi, musica e vino, stimolano i nostri sensi in modo complesso. Il vino e la musica agiscono su di noi trovando vie multi sensoriali nascoste, talvolta imprevedibili.
Il messaggio sonoro deve corrispondere a criteri di coerenza, altrimenti risulta decontestualizzato dall’ambiente circostante e crea dissonanza.
L’utilizzo di suoni e musica non consapevolmente scelti, penalizzano il prodotto o l’intero servizio offerto.Il valore dei suoni non è tangibile ma oggi, più che mai, le emozioni dominano i comportamenti nel processo di vendita.Se il vostro obiettivo è quello di:
•rendere la vostra cantina unica ed esclusiva per clienti e visitatori
•creare la giusta atmosfera per decantare meglio il gusto del vino
•esaltare i valori emozionali delle degustazioni per aumentarne il valore
•sonorizzare un video di presentazione professionaleIl sound design è un progetto creativo di comunicazione sonora che si realizza grazie ad un professionista del suono in grado di rapportarsi con le molteplici forme della comunicazione contemporanea.
L’idea è che attraverso la musica si possono percepire meglio i caratteri dei vini, una degustazione in cui vanno usati assieme udito, gusto e olfatto.La ricerca del giusto sottofondo musicale, infatti, ha dato spunto ad alcune curiose ricerche con ambizione scientifica su come la percezione del vino si trasformi ascoltando brani musicali diversi. Tra i diversi generi musicali quello che più spesso troviamo abbinato all’enogastronomia è il jazz. Numerosi sono gli studi su come la musica possa influenzare un vino; quello più rilevante è stato condotto dal team delProf. Adrian North della Harriot Watt dell’Università di Edimburgo. La ricerca è stata svolta per capire come la musica potesse cambiare la percezione delle papille gustative durante una degustazione di vino. L’indagine ha coinvolto250 studenti, ilProf. Adrian North li ha analizzati facendoli bere un Montes Alpha 2006 Cabernet Sauvignon e uno Chardonnay e dando loro una scheda di valutazione. Un vino rosso e un vino bianco abbinati ad una“Carmina Burana” di Off, al “Valzer” de “Lo Schiaccianoci” di Tchaikovsky, “Just can’t get enough” dei Nouvelle Vogue e infine “Slow Break down” di Michael Brook; quattro brani musicali completamente originali e diversi che hanno posto la loro influenza sul vino. Infatti, i giudizi degli studenti sono stati raccolti dopo solo cinque minuti dalla fine della degustazione con il sottofondo musicale.
La musica ha avuto un ruolo preponderante sulle valutazioni perché é stata riflessa sulle valutazioni degli allievi li hanno classificati come potenti (Carmina Burana), raffinati(Valzer), briosi (Nouvelle Vogue) e morbidi (Michael Brook).InGran Bretagna alcune riviste inglesi del settore hanno stilato la loro classifica per abbinare vino e musica: per il Merlot il sottofondo più indicato sarebbe un brano di Lionel Ritche, per lo Chardonnay quelli di Robbie Williams e Kyle Minogue, mentre per ilCabernet Sauvignon sarebbero più indicate le note dure dei Rolling Stones.Alcune riviste Inglesi, del settore, hanno scoperto che i produttori vinicoli britannici, starebbero valutando la possibilità di inserire sulle etichette dei propri vini le istruzioni per la scelta della migliore colonna sonora per conferire all’assaggio, l’atmosfera perfetta per elevare i sapori e gli aromi del loro vino.
Eseguire brani musicali durante i pasti risale agli Egizi, è stato poi ripreso dai Greci e daiRomani ed è continuato fino a oggi, passando dalle corti di ogni latitudine agli scenari della mondanità per trasferirsi poi ai più raffinati meeting …culturali.
Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli esperimenti per migliorare i vini con la musica .La biologa Karin Mandl ritiene che non sia ancora accertato il fondamento scientifico, ma si intensificano gli studi e alcuni ricercatori dell’Università di Firenze hanno studiato il legame tra musica e natura con l’ipotesi di affermare scientificamente che “l’uva è migliore dove la vite ascolta la musica”. E’ nato così il progetto Suono&Vigna.Due enogastronomi austriaci, Markus Bachmann e Thomas Koeberl, hanno studiato l ’effetto della musica classica in cantina e hanno brevettato il progetto SonorWines, ritenendo che la musica e particolarmente quella di Mozart abbiano effetti straordinari sul vino. In particolare, durante la fermentazione, “miracolosa”sarebbe durante l’esecuzione dellaSinfonia n.41del maestro di Salisburgo, che renderebbe il vino “più buono e raffinato”. Il progetto è già attuato in alcune tenute e con la musica di Mozart vengono eseguite anche altri autori, anche operette e valzer.Thomas Koeberl ritiene che la musica faccia calare il valore dello zucchero e aumentare la glicerina: questo aumento provocherebbe “il cosiddetto mouth feeling, il vino diventa più secco, più maturo, il sapore più tondo, ricco e denso”.
Alcuni ricercatori scozzesi hanno condotto una ricerca e sono giunti alla conclusione per cui ascoltare musica ha effetti sul gusto che si prova bevendo vino. La teoria si basa sul fatto chela musica stimola specifiche zone del cervello; perciò, quando beviamo del vino e ascoltiamo brani musicali, queste aree del cervello influenzano il gusto che percepiamo dal vino.Gli studiosi di Edimburgo hanno messo a punto anche una “carta musicale dei vini” e rilevato miglioramenti del gusto fino al 60 per cento con alcuni abbinamenti, quali degustare Cabernet Sauvignon con musiche di Jimi Hendrix, Chardonnay con brani d Robie Williams e Tina Turner, un Sirah con Puccini e Enya o bere Merlot ascoltando “Easy” di Lionel Ritchie e Sitting on the dock of the bay di Otis Redding
Via Piana, 5
© Copyright - Web Service Srl - P.I. 02537990042 - Credits